Comunicare ai cittadini il Piano di protezione civile per vivere in sicurezza

Un archivio web georeferenziato e un App scaricabile gratuitamente per conoscere il Piano di protezione civile comunale e vivere più sicuri.

L’informazione alla popolazione è una delle questioni centrali di un moderno sistema di protezione civile. La possibilità di conoscere i rischi del territorio in cui si vive, di sapere qual è il livello di allerta in corso e di poter imparare i comportamenti corretti da adottare in caso di emergenza, sono esigenze fondamentali per garantire la sicurezza della cittadinanza. Soprattutto se si considera che gli eventi atmosferici estremi sono sempre più frequenti ed il territorio presenta crescenti fragilità dovute, da una parte alla continua ed incessante antropizzazione ed urbanizzazione delle aree di pianura, dall’altra all’abbandono delle zone montane e d’alta collina, una volta presidi fondamentali per la sicurezza del fondo valle. Per affrontare in maniera ottimale un’emergenza occorre sapere imparare rapidamente. Per imparare rapidamente, nel corso di un’emergenza, è necessario aver già imparato prima.

Il progetto "Conoscere il piano di protezione civile per vivere in sicurezza" realizza per la prima volta a livello nazionale un vero e proprio archivio on-line della sicurezza del territorio, consultabile liberamente dai cittadini e dagli operatori di protezione civile, grazie ad un sito web-gis e ad un'APP per smartphones e tablet, scaricabile gratuitamente dai cittadini. Grazie al sistema, chiamato Prociv Pas (Prevenzione Allertamento Sicurezza), i cittadini hanno immediato accesso a:

1) lo scenario del rischio, cioè la perimetrazione delle aree a rischio presenti sul proprio territorio comunale;

2) il livello di allerta diramato in via ufficiale dal Centro Funzionale dalla propria Regione;

3) le corrette norme comportamentali da adottare in corrispondenza del livello di allerta in corso;

4) la precisa mappatura dei punti critici individuati dal Piano di Protezione Civile Comunale (sottopassi allagabili, strade ed aree soggette ad allagamenti, zone in frana, ecc.);

5) l’individuazione in mappa delle aree sicure (aree di attesa) da raggiungere in caso si verifichi un evento calamitoso;

6) la localizzazione dei centri di comando (COC, COI, ecc.) con i riferimenti telefonici, mail, ecc. per poter richiedere informazioni in caso di emergenza;

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