AR4ALL
la realtà aumentata in comune
AR4ALL è un sistema tecnologico integrato in grado da un lato di valorizzare in modo innovativo il patrimonio artistico e culturale proprio di un territorio e dall’altro di stimolare l’interesse e l’affezione del pubblico nei confronti dei beni culturali, favorendone la conoscenza attraverso la creazione di contenuti a valore aggiunto fruibili con tecnologie di Realtà Aumentata. Tali tecnologie saranno rese disponibili ai consumatori finali dagli stessi provider di contenuti (PA) e responsabili della gestione, salvaguardia e valorizzazione del patrimonio culturale, i quali, attraverso AR4ALL, potranno disporre di uno strumento versatile e user-friendly per progettare e creare autonomamente applicazioni in Realtà Aumentata, destinate alla cittadinanza e ai turisti, con l’obiettivo di narrare in forma originale e innovativa i beni culturali del territorio. AR4ALL è già stato sviluppato in forma di prototipo nelle sue funzionalità principali. Il sistema si compone di:
- un’applicazione web, ossia un POI (Point of Interest) management system, con cui i provider di contenuti possono gestire il loro catalogo di punti di interesse culturali immettendo informazioni e contenuti multimediali, che saranno rivelati all’utente finale tramite Realtà Aumentata;
- un’applicazione mobile, per iOS ed Android, con cui l’utente finale, cittadino o turista, può inquadrare i codici QR, generati dinamicamente dal POI management system e collocati dalla PA nei pressi dei POI, per visualizzarne i contenuti informativi aggiuntivi e conoscere la posizione di altri POI inseriti tramite ricerca spaziale a schermo.
I POI possono essere di tipo indoor (la collezione di opere di un museo statale ad es.) oppure outdoor (qualsiasi bene culturale geolocalizzato territorialmente). I vantaggi di AR4ALL riguardano:
- l’orientamento del servizio a una logica di Smart City;
- l’economicità del sistema;
- l’accessibilità (funzionalità audio per gli ipovedenti);
- l’accuratezza dei contenuti offerti (la PA inserisce autonomamente le informazioni);
- la riduzione del digital divide attraverso una tecnologia dotata di un’interfaccia user-friendly per la catalogazione dei beni (provider) e per la fruizione dei contenuti (utenti finali);
- la creazione di Open data riutilizzabili da sviluppatori terzi.