Sono Dirigente del settore Programmazione strategica comunitaria del Comune di Lecce e dirigo i programmi urbani complessi ed i progetti europei dal 2004. Il contesto è stato da subito caratterizzato da una carenza di risorse umane qualificate e da assenze di competenze specialistiche, inadeguato modello organizzativo e frammentazione dei modelli di governance interna ed esterna, con la conseguente dispersione di risorse finanziarie straordinarie. La macchina amministrativa era lenta e poco reattiva, con uffici e dipartimenti che scontavano la mancanza di competenze interdisciplinari e linguistiche, con assenza totale di circolarità di informazioni per partecipare a bandi europei ed evidenziava una rigida impostazione degli orari, oltre alla scarsa attitudine alla capacità di utilizzo di applicativi informatici e piattaforme. La sfida è stata quella di riorganizzare l’intera macchina burocratica, nel corso dei vari cicli di programmazione economica europea, sfruttando la capacity building per ogni fase, per rinnovare e rigenerare l’empowerment richiesto per ciclo programmatorio, potenziando dinamicamente le abilità richieste per adeguarsi alle regole del gioco, per trasformarle e patrimonializzarle costantemente in “abilità collettive” che innalzassero le performance individuali ed organizzative dell’Ente, in materia di progettazione, gestione, partecipazione pubblica, rendicontazione di progetti e programmi europei. Nei vari anni ci sono stati numerosi trial-and-error, prima di trovare una formula organizzativa adatta. Alla base ho messo in campo un’analisi costante e dinamica dell’ambiente e dei vincoli che influenzano il cambiamento organizzativo: processi, regole, comportamenti, persone e cultura dell’organizzazione. Ho iniziato così a mappare i processi organizzativi fino a cristallizzare le conoscenze in un manuale per il management dello sviluppo urbano, con lo scopo di facilitare lo scambio di esperienze e buone prassi non solo all’interno ma anche all’esterno dell’ente. Il settore ha così stabilito i processi organizzativi interni per attingere, in maniera ordinata, alle risorse straordinarie a valere sui bandi regionali, nazionali ed europei, sui vari cicli di programmazione comunitaria 2000-2006, 2007-2013, 2014-2020 ed attualmente con queste lezione apprese con metodologia learning by doing, ho riorganizzato tutta la macchina amministrativa al fine di proiettarla nella sfida dei programmi e progetti da attivare nel PNRR, nella Programmazione Europea 2021-2027 e nel Contratto Istituzionale di Sviluppo ‘Brindisi-Lecce-Costa Adriatica’.