Ha inaugurato un percorso virtuoso, durato ben 17 anni, dove la vision manageriale/ imprenditoriale di stampo privatistico, è stata applicata nel contesto delle P.A., ottenendo standard qualitativi molto alti; l’eccellenza infatti si costruisce nel quotidiano innovando, testando, ricalibrando e mantenendo ciò che vale.
E’ stato uno dei primi sostenitori del middle management, perché le realtà molto complesse non possono essere gestite da un singolo bensì devono essere la somma delle esperienze positive condivise da molti e per molti.
L’innovazione fortemente voluta, non ha riguardato solo le ICT, ma pure la mentalità: buone abitudini creano un ambiente lavorativo sano e di livello. In virtù di ciò, è stato stravolto il vecchio concetto “faccio tanto per fare” con “fare bene costa lo stesso tempo ma rende di più”. Contemporaneamente ha aperto ancora di più all’intercultura: perché il futuro si costruisce con le relazioni e queste nascono dalla capacità di comprendere nuovi contesti, Paesi, lingue, culture. Insieme alle varie Dirigenti scolastiche che si sono avvicendate, ha sposato la causa della cultura classica unita alla contemporaneità delle materie veicolate in lingua inglese o tedesca che sono il tratto distintivo del Liceo Classico Europeo. Al quale liceo, nel corso del tempo se ne sono affiancati altri: il Liceo Coreutico, il Liceo Scientifico Internazionale ad opzione cinese oltre al sempre presente Liceo delle Scienze Umane.
A questo, aggiuntasi le molteplici collaborazioni con l’Ateneo di Udine nell’ospitare summer school internazionali; le convenzioni con il Conservatorio di Udine e la Fondazione Luigi Bon nell’ambito musicale, con il Collegio del Mondo Unito di Trieste.