Mediante l’utilizzo di apposito software per la ricostruzione tridimensionale, a partire da imaging radiologico (TC, RMN), si ottengono dei modelli 3D (basati sulla anatomia reale del paziente, cioè patient-specific), validati grazie all’interazione fra radiologi e chirurghi. Tali modelli, opportunamente modificati, possono essere inseriti in un ambiente di Realtà Virtuale e visualizzati su visore, attraverso il quale l’utente può interagire in modalità immersiva. Presso l’Ospedale dei Bambini Buzzi – ASST Fatebenefratelli-Sacco di Milano, il progetto Realtà Virtuale immersiva e modelli virtuali 3D per la simulazione e ricerca in area pediatrica (CE locale n. 2022/ST/079) ha permesso un’analisi retrospettiva dei modelli 3D-VR (2021-24). Ciascuno dei 60 modelli è stato visualizzato da tutto il team, prima, durante e dopo l’intervento chirurgico per valutarne vantaggi e svantaggi rispetto all’imaging tradizionale.
Virtual Reality in Chirurgia Pediatrica: la simulazione per la quality care e il learning
DESCRIZIONE DEL PROGETTO
OBIETTIVI DELLA SOLUZIONE
I Chirurghi Pediatri beneficiano direttamente di strumenti avanzati per la pianificazione e l’esecuzione di interventi complessi, contribuendo alla riduzione dei rischi chirurgici e al miglioramento dei risultati clinici, con l’obiettivo finale di realizzare una chirurgia personalizzata. I Chirurghi in formazione utilizzano la VR per sviluppare la learning curve, affinando le competenze decisionali in un ambiente sicuro e controllato. Inoltre, essi possono apprendere l’utilizzo di strumenti tecnologici avanzati che stanno entrando a far parte del percorso formativo in ambito medico-chirurgico. I modelli VR-3D possono anche portare allo sviluppo di una banca digitale 3D che può essere utilizzata, anche da remoto, per la formazione a distanza. I Pazienti pediatrici e le loro famiglie beneficiano di una migliore comunicazione medico/paziente e partecipano al progetto di cura personalizzata con professionisti altamente preparati.