In una città “verticale/collinare” come Genova, caratterizzata da interne vallate in cui vi è tutt’ora una scarsa ricezione dei segnali internet o telefonico, poter superare queste difficoltà (si prenda quale esempio il Sistema Telepat 2.0 come x es il TAA) potrebbe essere un toccasana. Per superare le varie criticità e poiché la citta è suddivisa in quartieri e delegazioni in cui le popolazioni afferiscono a municipi, circoscrizioni, biblioteche comunali (che se anche chiusi all’utenza per la pandemia) hanno all’interno una seppur limitata presenza di personale e/o società partecipate; basterebbe che l’ Ente piu facilmente raggiungibile da questo utenti-lavoratori, conceda loro una postazione onde permettere di lavorare da localizzazione remota in maniera affidabile, quando spesso da casa la gestione è problematica se non addirittura impossibile. Un altro vantaggio che si raggiungerebbe è che in questa modalità si farebbe vivere il quartiere, venendo incontro alle esigenze dei suoi abitanti, limitando gli spostamenti all’interno dello stesso come gia avviene per la Farmacia, la spesa, etc., il tutto per usufruire di uno spazio dedicato allo studio, lavoro, scaricare-inviare documenti collegandosi con il proprio Ente tramite calendarizzazione. Per fare questo è sufficiente dotare gli utenti di un apposito cartellino magnetico, simile a quello dei nomali dipendenti, indicante la qualifica di frequentatore abituale. Una volta rientrati al proprio domicilio si può elaborare o rivedere quanto svolto. A seguito degli effetti negativi del COVID 19 alcuni Enti, Aziende, Strutture si sono organizzate con il Co-Working, unendo lavoratori e servizi disponendo di appositi spazi, aule, ognuno con specifiche competenze. Altra soluzione adottata dal Comune dii Milano…. il Near working o lavoro a 15 min da casa (W la passeggiata ed il proprio benessere) !