L’approccio è fuori dagli schemi in quanto innova radicalmente la modalità di comunicazione con l’utenza per abbattere la percezione della distanza tra INPS e cittadino. Richiede la costruzione di un processo di lavoro trasversale e la collaborazione inter-direzionale. Cambia profondamente il rapporto con l’utente che può aprire nella sua area MyINPS per sei mesi la video guida, nella quale un avatar di funzionaria INPS lo chiama con il suo nome di battesimo per guidarlo, gli anticipa le risposte alle domande più urgenti con messaggi specifici (personalizzazioni) dedicati, (nel caso NASpI, a chi svolge anche lavoro autonomo), gli indica la possibilità di aprire pop up di approfondimento, durante la visione, e pulsanti per accedere direttamente ai servizi illustrati (call to action). Tutto ciò grazie al data gathering (CRM) all’analisi e clustering dei dati della domanda, alla proattività e semplicità dei messaggi, all’uso della multimedialità e dell’interattività per facilitare l’utente nell’uso dei servizi, all’integrazione dei sistemi per la delivery. Molto impegnativa la fase di progettazione, sviluppo, test e monitoraggio del flusso di estrazione/organizzazione/invio dati della domanda per la personalizzazione dei video e del sistema di delivery del servizio, integrato nelle procedure INPS. Una specifica dashboard di analisi consente il monitoraggio delle visualizzazioni, delle interazioni e del gradimento espresso dagli utenti, sempre attestato sul punteggio di 4,55/5, a riprova dell’efficacia di questo nuovo servizio. Dal confronto tra i dati dell’ultimo trimestre 2019-2020 sul numero domande NASpI pervenute e sul numero delle richieste di informazioni agli Sportelli di Sede e al Contact Center Multimediale (CCM) sugli esiti della domanda e le modalità di fruizione dell’indennità NASpI, registrato nel CRM risulta, a fronte del previsto aumento delle domande,
una riduzione del 6% delle richieste nelle Sedi e del 28% al CCM.