Giuseppe Conte

Direttore Centrale Formazione & sviluppo risorse umane
AUTOCANDIDATURA
INPS
Enti centrali
SITUAZIONE DI PARTENZA

Per descrivere il contesto è necessario volgere lo sguardo al passato. Alla fine del 2019, l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale è stato travolto da un’importante riorganizzazione interna in cui i vertici istituzionali hanno scelto, strategicamente, di posizionare le persone al centro attraverso una visione utente-centrica indirizzata non solo all’esterno ma anche al “cliente interno”. Proprio in quest’ottica, si è deciso di scorporare la Formazione dalle Risorse umane dandole così dignità autonoma e competenze più ampie.
È nata così la Direzione centrale Formazione e sviluppo delle risorse umane affidata alla mia responsabilità in qualità di direttore centrale. La funzione formazione ha ricevuto di conseguenza un robusto impulso, amplificato poi dalla situazione pandemica, che ha comportato un ripensamento di tutte le dinamiche precedenti, consentendo di posizionare il fulcro dell’attività della nuova direzione nel processo integrato di sviluppo delle competenze e di valorizzazione del capitale umano.
Nonostante le numerose iniziative di modernizazzione realizzate e l’introduzione di nuove metodologie per lo svolgimento delle proprie funzioni nel corso degli ultimi anni, il modo di lavorare in INPS è ancora caratterizzato da eccessiva burocratizzazione,. Un moderno sistema di pianificazione e programmazione, Ingenti investimenti nella innovazione digitale necessitano di essere accompagnati da un vero e proprio cambiamento culturale.
E proprio a tal fine che è nato il programma di Change management che, in linea con il Piano strategico digitale dell’Istituto della Previdenza Sociale, si è fatto carico di affiancare tutto il personale nella fase di profondo cambiamento che si sta affrontando.
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COSA È STATO FATTO
Il programma pone al centro della trasformazione le persone, cui vengono dedicati particolari percorsi informativi e formativi.
Per dare impulso alle attività, è stato costituito un Nucleo del cambiamento, da me coordinato, composto da dirigenti centrali e territoriali a cui è affidato il coordinamento operativo di singoli progetti da inquadrare in 4 moduli di intervento: disseminare la visione e le strategie, definire una strategia di sviluppo del personale, sistematizzare e sviluppare le conoscenze dell’Istituto e adottare nuove modalità di lavoro.
Nello specifico, sono stati individuati 18 progetti sviluppati a partire dal 2021: Piattaforma HR, Osservatorio dei progetti digitali, Laboratori del cambiamento, Comunicare la performance, L’Inps che verrà, Mappatura delle competenze, Rilevazione e sviluppo competenze digitali, SMVPI come strumento di valorizzazione e crescita, Portale e-learning, Biblioteca della formazione, Sistema di gestione della conoscenza, «Vedere oltre», «Old & Young Community», Sostenibilità ambientale, Nuovi strumenti di lavoro a distanza, Contest aziendale, Promozione della progettazione Agile, Coaching Inps: designer in gioco.
Questi progetti sono stati affidati sia a dirigenti che a funzionari, con o senza posizione organizzativa, provenienti sia dalla direzione generale che dalle sedi territoriali. I gruppi di lavoro sono stati composti in maniera trasversale, individuando le figure professionali più adatte da tutto il territorio, senza limitazione di ruolo. In questo modo sono stati creati gruppi inter-funzionali che hanno lavorato per progetto, altamente motivati e senza un legame gerarchico tra capo-progetto e collaboratori. Anche grazie all’ausilio dei nuovi strumenti di lavoro a distanza, come Teams, è stato possibile creare una rete coordinata tra persone dislocate fisicamente su tutto il territorio nazionale.
Tutti i progetti sono stati supportati con le più adatte tecniche ed i migliori strumenti di project management e comunicazione
ADERENZA AL PREMIO
L’ambizioso programma di Change management, con i suoi progetti innovativi, si propone come forza motrice non solo per l’Istituto, ma per tutta la PA. Vuole offrire un servizio di qualità sempre più aderente alle aspettative dei cittadini; un servizio che consideri tutti e non lasci indietro nessuno, anche e soprattutto nella transizione digitale, utilizzando metodologie e tecniche innovative.
Il programma implica una trasformazione profonda, che non è solo un semplice cambio di tecnologie e di abitudini esistenti, ma è superamento dello status quo, abbattimento delle resistenze, innovazione di processo e condivisione di cultura organizzativa. Per la prima volta si rompono gli schemi (o ci si “scongela” secondo le parole di Lewin) e si mettono al centro obiettivi e risultati, piuttosto che procedure e adempimenti. È un percorso corale che piano piano si estende e coinvolge tutti i soggetti interni ed esterni alle Pubbliche amministrazioni.
Il personale tutto diventa protagonista della trasformazione ed interviene in prima persona al processo di cambiamento, non solo gestendo i progetti con nuove idee, nuove competenze e soluzioni che permettono di superare vecchie logiche e vecchi schemi ma, anche, con la possibilità di presentare proposte innovative attraverso strumenti di Idea Management.
Le persone, infatti, sono pioniere di questo progetto trasformativo che coinvolgerà l’intero Istituto della Previdenza Sociale. L’approccio positivo verso la tecnologia, agirà da catalizzatore del cambiamento e sarà determinante i in ogni sua fase. Il ruolo di attori del cambiamento genererà la giusta motivazione, visione e capacità per facilitare la trasformazione e l’adozione di iniziative strategiche. La finestra di opportunità creata sarà così fonte di riduzione della complessità della “macchina pubblica” e di predisposizione di servizi sempre più personalizzati, automatizzati, accessibili, semplici e proattivi.