Propongo il mio approccio e modalità di essere project manager applicato a tutti i progetti che ho gestito
Oggi tante delle modalità che ho usato hanno un nome che le identifica, e che userò nel testo, ma che al tempo in cui sono le ho usate erano non convenzionali ed è per questo che ho inserito anche alcuni progetti molto vecchi nei link
Per poter portare l’innovazione all’interno della PA, bisogna saper mischiare le competenze verticali o hard skills, con le capacità trasversali o soft skills
Il cambiamento sia esso pratico o mentale, facoltativo o normativo, ha la necessità di essere compreso, elaborato, sperimentato e poi applicato, quindi è sempre un processo lungo e faticoso
Di seguito approcci e strategie adottate nei progetti
Facilitazione nel far dialogare linguaggi diversi, scientifici, tecnici e pratici per riuscire a portare a terra i progetti. praticare la cultura dei dati, del loro valore nell’ essere condivisi ed ora open (bilancio ambientale) e dell’accountability per arrivare agli impatti e non solo ai risultati (Piano di adattamento, microclima)
Collaborazioni basate sulla fiducia, credibilità e trasparenza tra i diversi attori del territorio ( GAIA, partnership pubblico-privato, crowdfunding civico)
Mettere al centro i bisogni degli utenti. Definizione del Problem setting e poi del problem solving , I progetti pilota sono co-progettati, replicabili e/o scalabili.
(Mercato crediti CO2, progetto ROCK)
Valorizzazione del ruolo di tutti, il leader è chi ha più competenze (autorevolezza vs autorità), a volte può essere anche il tuo tirocinante! (corsi di formazione online con piattaforme interattive )
Condivisione delle Best Practices attraverso la partecipazione a network, locali, nazionali e internazionali, ( CA21L, ICLEI, UNI). Anche gli errori sono importanti per il miglioramento continuo, e a volte anche gli incompiuti non vanno abbandonati, perchè magari sono stati solo troppo anticipatari di bisogni latenti (Criteri ambientali minimi, Gppnet)
Investo costantemente nella formazione di qualità per continuare a fare bene il mio lavoro. ( executive master Business Innovation Design, certificazione ISO 56002- sistemi di gestione dell’innovazione), ma dedico anche tempo all’empowerment di colleghi e colleghe attraverso docenze su ciò che ho appreso e laboratori di miglioramento interni (agenti del cambiamento)