Stefano Sotgiu

Dottorando di ricerca Università di Sassari - Presidente Associazione Civica
AUTOCANDIDATURA
Università degli Studi di Sassari
Istituzioni scolastiche - Università e Centri di ricerca
SITUAZIONE DI PARTENZA

Il progetto EuPuru! in Europa: la voce dei piccoli comuni rurali alla Conferenza sul Futuro
dell’Europa
La voce del rurale in Europa è a tutt’oggi flebile e le istituzioni comunitarie appaiono
ancora lontane dai territorio più periferici. Il progetto vuole dunque dare voce ai
piccoli comuni con una proposta strutturata sul modello dei panel della Conferenza sul
Futuro dell’Europa (basata sul modello estrazione a sorte, deliberazione – nel senso di
analisi informata di pro e contro delle scelte – invio di raccomandazioni all’UE) da
pubblicare sul sito della Conferenza (https://futureu.europa.eu/?locale=it) che arrivi
da uno dei nostri piccoli comuni, come rappresentante del mondo rurale sardo. In
questo caso sarà il comune di Bulzi che ha adottato il progetto EuPuru! a realizzare un
programma triennale di animazione territoriale e deliberazione per portare la voce
delle periferie a Bruxelles e Strasburgo.
La Conferenza sul futuro dell’Europa (CoFoE) è una serie di consultazioni in tutto il
continente tra il maggio 2021 e la primavera 2022 che mira a raccogliere idee per la
riforma dell’UE dai cittadini europei. Gli obiettivi, i principi, la governance e la
metodologia della Conferenza sono stabiliti in una dichiarazione congiunta cofirmata
dai presidenti del Parlamento europeo, della Commissione europea e del Consiglio il
10 marzo 2021.
La CoFoE è stata lanciata il 9 maggio 2021 a Strasburgo. La conferenza comprende una
serie di conferenze fisiche e digitali, panel e dibattiti che coinvolgono i cittadini
europei, con i giovani che svolgono un ruolo centrale nel processo. Queste attività
sono organizzate dalle istituzioni dell’UE, dagli Stati membri e dagli attori della società
civile a livello europeo, nazionale e locale.
Gli elementi centrali della Conferenza sono:
– Quattro gruppi tematici di cittadini, ognuno dei quali riunisce 200 europei selezionati
a caso e riflette la diversità dell’UE.
– Una piattaforma digitale multilingue che funge da database di tutti gli eventi CoFoE
organizzati dalle istituzioni e dalla società civile.
– Eventi decentralizzati organizzati dai cittadini e dalla società civile. Gli organizzatori
devono impegnarsi a rispettare i valori fondamentali dell’UE mentre organizzano gli
eventi.
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COSA È STATO FATTO
Attraverso il progetto si intendono realizzare gli auspici espressi dall’UE nella
diffusione della metodologia della Conferenza sul Futuro dell’Europa che prevede la
raccolta di idee e progetti attraverso la sua piattaforma on line con il sito
(https://futureu.europa.eu/?locale=it). In particolare si intende affrontare i seguenti
problemi/esigenze:
– Distanza percepita fra Unione Europea e territori più periferici ed euroscettici, scarsa
conoscenza delle istituzioni dell’Unione, distanza dalle persone, poche opportunità di
crescita del settore del volontariato locale che mostra notevole dinamismo;
– Dibattito democratico spento nella comunità ed avulso soprattutto rispetto ai più
giovani che possono essere coinvolti con volontariato e l’impegno civico attivo dalle
locali organizzazioni di animazione del territorio.
Il progetto EuPuru! in Europa intende realizzare diversi obiettivi di grande valore per
una comunità marginalizzata come quella di Bulzi che attraversa una fase di
spopolamento progressivo ed isolamento nel quadro di un territorio di per sé
periferico dell’Europa.
– Riportare un elemento di fiducia nelle istituzioni europee, far conoscere gli strumenti
a disposizione dei piccoli comuni, far deliberare le persone sul loro utilizzo
coinvolgendole in processi decisionali aperti ed inclusivi, preparare il futuro sviluppo
del territorio da generare anche attraverso i programmi europei di sviluppo rurale, i
fondi strutturali del ciclo 2021-2027, i fondi NGEU;
– Potenziare le competenze locali nell’uso di dispositivi di democrazia elettronica per
preparare soprattutto i giovani e le giovani del territorio – ma non solo – ad una
cittadinanza sempre più digitale, veicolando e mettendo in condivisione risorse
e conoscenze già presenti nella comunità spesso sottoutilizzate o indirizzate a fini
differenti rispetto a quelli di sviluppo della comunità
– Costruire competenze di cittadinanza europea facendo conoscere le istituzioni
dell’Unione, facendo apprezzare la loro apertura al dialogo, avvicinando l’Unione
Europea alle generazioni più giovani, secondo il dettato dell’ordinamento europeo
vigente e realizzando gli obiettivi formativi di educazione civica delle scuole coinvolte
– Far percepire ai cittadini ed alle cittadine la sensazione di essere parte attiva ed
importante di un’istituzione spesso percepita come distante ma che gioca e giocherà
un ruolo sempre più importante nelle loro esistenze attraverso le numerose
opportunità che potranno cogliere, far in modo che queste possano essere colte
attraverso una loro maggiore conoscenza ed una crescente dimestichezza nel loro
utilizzo
– Far conoscere insieme a quelle dell’Unione, le Istituzioni italiane che formano un
sistema interconnesso rispetto a quelle dell’Unione e ne sono parte integrante nella
progettazione e nella realizzazione delle politiche pubbliche; far comprendere il valore
della partecipazione di tutti e tutte alla determinazione di obiettivi collettivi al di là di
forme di delega dell’azione comune statica, sterile e senza riscontri.
– Valorizzare il ruolo promotore di impegno civico ed attivismo delle organizzazioni
locali più attive, in particolare la Pro Loco, organizzazione, partner del progetto e sua
cofinanziatrice attraverso risorse umane e finanziarie.
Il progetto si basa sulla riproduzione di tre cicli annuali di attività all’interno dei quali
verranno estratte a sorte tre diverse assemblee di cittadini e cittadine all’interno del
comune di Bulzi che, ogni anno, elaboreranno raccomandazioni per lo sviluppo di
politiche locali da inserire sulla piattaforma della Conferenza sul Futuro dell’Europa e
per l’amministrazione comunale.
ADERENZA AL PREMIO
Il progetto è in assoluto la primissima sperimentazione in Italia della metodologia dell’estrazione a sorte su base campionaria per la costruzione di un minipubblico-panel deliberativo integrato nelle decisioni di un’amministrazione pubblica sul modello della Conferenza sul Futuro dell’Europa. La tecnica della randomizzazione è applicata anche alla valutazione con gruppo trattato e gruppo di controllo di cittadini, altro elemento di assoluta innovazione nella valutazione delle policy nel nostro Paese.
Il progetto sceglie una micro realtà rurale per un approccio innovativo e fuori dagli schemi nel nostro Paese per affermare un modello di policy contro lo spopolamento inedito in Italia e basato non più sugli usual suspects, i partecipanti usuali ma su chi non partecipa mai alla vita pubblica, stimolando l’attivismo degli auto-esclusi delle comunità rurali e contribuendo a creare un sentimento di empowerment e fiducia nelle persone.
I suoi risultati attesi sono:
– Coinvolgimento attivo dei cittadini e delle cittadine di Bulzi e del territorio attraverso
un processo deliberativo basato sulla randomizzazione di formazione di priorità di azione civica e di sviluppo rurale;
– Valutazione del progetto con approccio controfattuale basato su gruppo trattato e gruppo di controllo randomizzati;
– Competenza acquisita nell’utilizzo delle piattaforma di e-democracy attraverso
l’utilizzo della piattaforma della CoFoE, fondata sul modello Decidim, attualmente in
uso presso l’Unione e le istituzioni italiane;
– Maggiore conoscenza delle istituzioni dell’Unione Europea e di quelle italiane;
– Conoscenza e pratica degli strumenti di democrazia deliberativa nella costruzione ed
assunzione di decisioni di gruppo informate e condivise proseguendo ed
approfondendo le esperienze già realizzato con progetti precedenti;
– Maggior consapevolezza del ruolo che può essere esercitato anche da piccole
comunità nella definizione degli obiettivi UE.