Si rendeva necessario individuare colleghi capaci di buttare il cuore oltre l’ostacolo!
Ecco quindi che già nel Febbraio 2020 grazie alla collaborazione con il collega della Rianimazione ASL RM3 (Dott. Marra) ed alle intuizioni personali e professionali date dallo scambio di informazioni con colleghi/parenti/amici del Nord Italia, veniva effettuato un lavoro di valutazione e condivisione delle tecnologie necessarie per la dotazione minima di un locale di isolamento per paziente sospetto/affetto da Covid-19 di minor e maggior criticità clinica. Introducendo in ASL un ELENCO relativo al fabbisogno di apparecchiature necessarie per l’allestimento tecnologico di un locale di isolamento tipo, per pazienti affetti da SARS-CoV-2, da destinarsi al Pronto Soccorso e/o alla Terapia Intensiva, successivamente ripreso da prospetti similari di associazioni di settore (e poi rimodulato via via in base alle esigenze rappresentate dalle varie fasi pandemiche e dalle richieste di Regione e Ministero della Salute e dalla gestione di talune acquisizioni da parte della Protezione Civile, di CONSIP, della Struttura Commissariale).
Sulla base di ciò si sarebbe potuto ipotizzare di avviare le procedure di gara previste dal Codice Appalti tramite gare a procedura negoziata in presenza di tempestività autorizzativa e decisionale a procedere con quanto ipotizzato/elencato necessario.
Ma la tempestività non è caratteristica della PA e le apparecchiature individuate andavano approvvigionate. Ed in data 11 marzo 2020 l’OMS definiva la diffusione del Covid-19 come pandemia diffusa in tutto il pianeta.
Memore del successo ottenuto dalla collaborazione con la collega del Provveditorato ASL RM4 (Dott.ssa Giacomodonato) con la quale nel 2019 eravamo appunto riuscite a portare a compimento un progetto del 2017, riuscendo a non perderne il relativo finanziamento, sceglievamo appunto di continuare a collaborare, durante tutto il tutto il 2020, sempre gratuitamente, iniziando nel marzo 2020 con l’adottare le procedure d’acquisto previste dal codice appalti –quali procedimenti amministrativi– per gli affidamenti diretti < 40.000,00 euro e procedure negoziate senza bando, ossia secondo l’art. 36 e l’art. 63 del D.Lgs. 50/2016 e ulteriormente consentite e confermate dalle varie ordinanze nazionali e regionali relative al Covid e dal MEPA. Redigendo ed affinando MODULI ad uso, allora come ora, delle varie UU.OO. della azienda sanitaria locale, relativi alle procedure d’acquisto in modalità di affidamento diretto come previsto per legge e dal mercato elettronico della pubblica amministrazione, secondo il D.Lgs. 50/2016 e s.m.i. ed il DL 76/2020 e s.m.i..
Si portava così alla consapevolezza da parte del personale tecnico-amministrativo dell’esistenza dell’istituto dell’affidamento diretto, come presente anche sulla piattaforma per il mercato elettronico della pubblica amministrazione (MEPA), ossia degli art. 36 ed art. 63 del codice appalti.